Come un percorso di psicoterapia può essere utile per dare un significato al nodo alla gola.
Molto spesso accade alle persone di vivere giornate accompagnate da un fastidioso senso di costrizione alla gola, che spesso rende difficile la deglutizione e crea affanno nella respirazione. Questa sgradevole sensazione comunemente chiamata “nodo alla gola”, può presentarsi sporadicamente o frequentemente, durare alcuni minuti, durare per ore oppure anche per giorni. Può manifestarsi sia da solo che concomitante ad altri disagi fisici come la continua deglutizione e secchezza della gola, l’acutizzarsi di disturbi come gastrite, cefalee, dolori al collo, perdita di peso, debolezza muscolare, problemi digestivi e spossatezza.
E’ sempre una sana scelta rivolgersi al proprio medico curante per avere una prima diagnosi ed eventualmente procedere con esami specifici per escludere patologie particolari. Una volta escluse le cause di natura organica, può essere ipotizzata un’origine psicosomatica del disturbo. In questo caso il “nodo alla gola”, potrebbe essere un segnale da legare alla presenza di stati d’ ansia, depressione o attacchi di panico. La costrizione alla gola non è una semplice sensazione, è determinata da un meccanismo fisiologico reale che viene messo in atto dal corpo di fronte all’ansia e alla paura, in modo tale da mettersi in uno stato di difesa.
Che benefici può dare un percorso di psicoterapia?
Un percorso di psicoterapia in questo senso può essere utile per dare un significato al “nodo alla gola”, facendolo metaforicamente parlare per aiutare la persona a comprenderne i significati sottostanti. Succede molto spesso che il nodo alla gola si attivi in modo generalizzato e senza che ci sia un motivo ben preciso. La connessione mente e corpo è così forte che spesso uno parla per l’altro. Proprio per questo motivo il nodo alla gola diventa un sintomo prepotente, quasi un campanellino d’allarme per dare modo di esplorare parti nascoste che non si vorrebbero vedere. Potrebbe essere una manifestazione della difficoltà di liberare emozioni come rabbia, tristezza e angoscia.
Spesso ci si rifiuta di provare certe emozioni e il risultato è che il corpo le somatizza. La gola permette di parlare, la voce è la sede della comunicazione che permette di comunicare il proprio pensiero e di esprimere stati d’animo. Letta in questa chiave, il nodo alla gola potrebbe manifestare difficoltà di esprimere agli altri qualcosa che si sente e che si tenta di reprimere. Potrebbe simboleggiare l’idea, il pensiero o l’emozione che cerca di venire a galla e che perennemente si tenta di reprimere.
E’ importante non ignorare il nodo alla gola, che rischia di danneggiare il normale svolgersi della vita quotidiana e cercare di porre rimedio. Il lavoro terapeutico aiuta la persona a dare ascolto a queste manifestazioni, comprendendo quanto sta succedendo più in profondità. Arrivare a conoscere parti di sé ancora sconosciute, per avere una maggiore dimestichezza e diventare più consapevole su quanto sta accadendo. Riuscendo a dare un “nome” ai pensieri e stati d’animo che causano il nodo alla gola.
Il trattamento psicoterapeutico punta a:
– accedere a maggiore conoscenza di sé;
– consapevolezza del “nodo alla gola”;
– dare un “senso”al proprio star male;
– anticipare il “nodo alla gola” e le possibili future ricadute per utilizzare strumenti nuovi per gestirlo;
-conoscere la paura che è l’emozione all’origine di uno stato ansioso (e il senso di “nodo alla gola” né è la manifestazione somatica).
Il percorso terapeutico può essere indicato:
– quando si fatica a trovare una “causa” di quello che sta accadendo e del proprio “nodo alla gola/star male”;
– quando il disagio di “nodo alla gola” diventa totalizzante e non si riesce a fare tutto il resto;
– quando assume forme altre come ansia e attacchi di panico.
- L’importanza dell’Errore - Aprile 1, 2025
- Quanto è importante prendersi cura della propria Salute Mentale? - Ottobre 6, 2024
- Regole e limiti per i bambini - Luglio 19, 2024