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Disturbi del Comportamento Alimentare

I disturbi del comportamento alimentare o disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da un’alterazione delle abitudini alimentari e da una pervasiva preoccupazione per il peso e per la forma del corpo.

Anoressia nervosa

E’ caratterizzata dal rifiuto di mangiare e di mantenere il peso corporeo nella norma rispetto a quanto previsto per età, sesso e statura. Vi è inoltre persistente restrizione nell’assunzione di calorie, intensa paura di aumentare peso e di diventare grassi e una significativa alterazione della percezione di sé, sia relativamente al peso sia alla forma del proprio corpo.

Bulimia nervosa

Si caratterizza dal consumo di grandi quantità cibo in un breve lasso temporale con una sensazione di perdita di controllo, incapacità di smettere una volta iniziato a mangiare  e condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso come ad esempio l’induzione di vomito, l’assunzione di lassativi e/o diuretici, il digiuno prolungato e talvolta un’attività fisica eccessiva.

Alimentazione Incontrollata o Binge Eating Disorder (BED)

Consiste nella perdita di controllo rispetto alle proprie condotte alimentari, come ad esempio mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni, talvolta anche in assenza di appetito, o molto più rapidamente del normale. Spesso il vissuto correlato a questa problematica è di vergogna, disgusto verso di sé, senso di colpa e/o tristezza.

“Ti ci vorrà una vita prima di incontrare qualcuno che ti capisca e ti accetti per ciò che sei.
E alla fine, scoprirai che quel qualcuno eri tu.”

 

Richard Bach

 

IL TRATTAMENTO

Per la cura dei disturbi dell’alimentazione è importante rivolgersi a specialisti che si occupano specificamente di queste problematiche, come quelli presenti al Centro di Psicologia e Psicoterapia Polaris di Bussolengo (Verona).
Ciò permette di effettuare tempestivamente una diagnosi, effettuando tutte le valutazioni specialistiche necessarie, e di ricevere indicazioni sul trattamento.

La valutazione iniziale assume un’importanza fondamentale in quanto è il momento dedicato a stabilire un rapporto di fiducia affinché la persona si senta capita e sostenuta da un professionista esperto.

La psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT-E) è un trattamento evidence-based, cioè basato sulle evidenze scientifiche, che permette di affrontare i meccanismi che mantengono il disturbo del comportamento alimentare.

Dopo aver condiviso lo schema di funzionamento del problema, anche attraverso una rappresentazione grafica che schematizza i propri processi mentali, ed aver aumentato la consapevolezza circa il disagio manifestato, terapeuta e paziente procedono verso l’acquisizione di tecniche e strategie pratiche per la gestione del comportamento alimentare. Fondamentale è inoltre il lavoro sui pensieri disfunzionali ossia le credenze che rinforzano un approccio poco efficace verso il cibo e la forma del corpo.

Il trattamento per minorenni:

Infine, se la persona che presenta problematiche alimentari è minorenne o comunque vive con la famiglia, è importante coinvolgere i genitori, rendendoli partecipi del programma terapeutico e stabilendo con essi un’atmosfera di alleanza e collaborazione in modo per:

  • arricchire il processo diagnostico attraverso il loro punto di vista;
  • aiutarli a comprendere il funzionamento del disturbo;
  • sostenerli e accogliere i loro vissuti, spesso dolorosi;
  • aiutarli a padroneggiare degli strumenti per aiutare meglio i propri figli anche qualora manifestassero la tendenza a rifiutare o abbandonare la terapia.