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Adolescenza

Per adolescenza si intende il periodo di sviluppo della persona compreso tra la pubertà e la prima età adulta. Tale periodo di transizione prevede una serie di cambiamenti che possono mettere in crisi l’adolescente in crescita.

Dal punto di vista evolutivo, l’adolescenza è una tappa cruciale per lo sviluppo emotivo, psicosociale, personale e fisiologico poiché, attraverso compiti quali la separazione dalla famiglia, la scelta del percorso lavorativo o sociale e la definizione di sé con gli altri (sé sociale), il giovane arriva a sperimentare il ruolo di adulto.

Oggi l’adolescenza ha dei limiti cronologici molto diversi da quelli di alcuni decenni fa’ e, con una maturità fisico-sessuale sempre più precoce, può iniziare già nell’età tradizionalmente considerata infantile (10-12 anni) fino a prolungarsi alla cosiddetta giovinezza (20-25 anni d’età), quest’ultima in passato corrispondente al passaggio all’età adulta.

“C’è qualcosa nei ricordi dell’adolescenza che disegna una traccia imperfetta nell’anima. Sta lì e non si muove più, per tutto il resto della vita.”

 

Francesco Carofiglio

 

L’adolescenza è dunque una fase dello sviluppo della persona che presenta caratteristiche di fluidità e contraddittorietà. Il ragazzo può sperimentare ambivalenza: da un lato cerca di differenziarsi e separarsi dal proprio contesto familiare, ricercando una propria individualità, dall’altro possono ancora permanere aspetti di dipendenza dai genitori, a seguito di vissuti di insicurezza e di scarsa definizione di sè che ne garantiscono quindi la permanenza del legame stesso.

In alcune situazioni proprio la complessità che definisce questo periodo può portare a sperimentare disagio, la cui espressione può assumere forme differenti: possiamo pensare ad esempio al fenomeno del bullismo a scuola e in rete, alle nuove dipendenze da chat, videogiochi, all’utilizzo di smartphone e alla moda selfie, che sempre più spesso diventa strumento per l’espressione della propria sessualità e del proprio corpo (sexting), all’abuso di nuove sostanze anche da parte dei più giovani.

Vissuti di ansia, depressione, attacchi di panico sono comuni a molti ragazzi anche se in età matura questi non arrivano a sviluppare veri e propri disturbi.

Per tali motivi diventa importante cogliere ed individuare precocemente quello che il ragazzo o la ragazza sta vivendo in questo particolare periodo della propria vita poiché non tenerne conto potrebbe comprometterne sia il proprio sviluppo personale che quello della propria famiglia.

Il percorso di psicoterapia rivolto all’adolescente mira dunque a:

  • entrare nel “mondo” del ragazzo, ricercandone la fiducia, al fine di garantire una buona relazione terapeutica
  • comprendere le manifestazioni del disagio, accettandone la contradditorietà e la complessità
  • attuare interventi specifici sulla base della specificità del disturbo riportato
  • coinvolgere le figure genitoriali o eventuali caregivers nel processo terapeutico.

Presso il Centro Polaris la presa in carico del ragazzo adolescente inizia dalla proposta di un primo colloquio conoscitivo, in genere alla presenza dei genitori o di altre figure di riferimento.

Successivamente si valutano le modalità di prosecuzione dell’intervento, che nella maggioranza dei casi prevedono l’attivazione di alcuni colloqui con gli stessi genitori, i quali vengono affiancati da un diverso terapeuta, collaboratore del centro di Psicologia e Psicoterapia.

Nel corso del trattamento psicoterapeutico sono previsti momenti di confronto tra i professionisti coinvolti nella presa in carico, ma anche tra genitori e figli, in base all’andamento e alla valutazione delle varie necessità.