La tristezza

La tristezza

Come mai ci sentiamo tristi e come possiamo gestire al meglio la tristezza?

La tristezza viene spesso considerata un’emozione da evitare e di cui ci si vergogna perché fa sentire deboli o fragili.
Molte persone che arrivano in terapia o per un supporto psicologico hanno il desiderio, talvolta esplicito, talvolta inconsapevole, di eliminare la tristezza.
Questo significa che molte persone chiedono allo psicologo delle strategie per non sentirsi più tristi e “stare bene”.

La salute mentale, però, non prevede l’eliminazione dei sentimenti negativi. La tristezza, come tutti i sentimenti, ha una sua funzione fondamentale per la vita psichica e sociale degli esseri umani.
Nello specifico la tristezza ha tre principali funzioni.

  1. Manifestando la tristezza, anche attraverso il pianto, possiamo segnalare agli altri che siamo in un momento di difficoltà e che abbiamo bisogno di aiuto, supporto, accudimento. La manifestazione della tristezza indica infatti un’attivazione del cosiddetto “sistema di attaccamento”, un sistema di emozioni, pensieri e comportamenti che si attiva quando ci sentiamo fragili fisicamente o mentalmente e che ci spinge perciò a ricercare l’accudimento e il sostegno di qualcuno. In questo senso la tristezza è fondamentale nella costruzione e nel mantenimento delle relazioni intime della nostra vita. Non solo, la capacità di segnalare una difficoltà per ottenere aiuto dagli altri, quando sentiamo di non farcela da soli, è importantissima per la sopravvivenza.
  2. La tristezza è fondamentale per elaborare gli eventi spiacevoli che ci accadono nella vita. La tristezza infatti ci porta in modo spontaneo a rallentare i ritmi della nostra vita, a disinvestire da molte attività della quotidianità e a riflettere maggiormente sull’evento negativo che ci è accaduto e attribuire ad esso un senso. In questa prospettiva la tristezza se vissuta e non evitata può costituire un momento di cambiamento, un’esperienza che possa portare a una crescita personale, mostrando prospettive fino a quel momento non considerate.
  3.  La tristezza, come tutte le emozioni, è una fonte importante di informazione sulla nostra vita e su noi stessi. La tristezza può costituire un segnale del fatto che qualcosa nella nostra vita non sta funzionando e ci può aiutare a comprendere meglio cosa per noi è piacevole, utile, desiderabile e cosa invece rischia di essere dannoso.

Alla luce dell’importanza della tristezza, la psicoterapia e il supporto psicologico non aiutano a eliminare la tristezza, ma al contrario, aiutano ad accettarla, tollerarla, e soprattutto non giudicarla, come un sentimento di cui vergognarsi, ed invece utilizzarla per cambiare e migliorare la qualità di vita.

Una delle tecniche più utilizzate per accettare e “stare a contatto” con la propria tristezza è la Mindfulness, integrata all’interno della psicoterapia, come proposto presso il Centro Polaris.

Dott.ssa Giulia Calesella

Psicologa

Centro di Psicologia e Psicoterapia Polaris