Come gestire al meglio il processo di separazione per evitare conseguenze dannose sui propri figli
Quando due genitori decidono di separarsi è utile chiedersi cosa succede ai propri figli.
La separazione porta con sé la necessità di trovare un nuovo assetto sia organizzativo che emotivo per tutti i componenti della famiglia.
La separazione tra i due coniugi può avvenire in tempi e modalità diverse, esistono dunque tanti tipi di separazione e altrettanti sono i modi in cui queste vengono vissute dalle persone che compongono la famiglia.
Gli studi in questo ambito suggeriscono però che gli effetti su minori e ragazzi sono maggiormente presenti entro i primi due anni dalla separazione, dopodichè, se il distacco avviene nelle modalità più adeguate, all’incirca dopo un anno e mezzo i bambini adottano capacità adattive sempre più funzionali al nuovo equilibrio famigliare.
Alcuni autori nello specifico suggeriscono che il modo con il quale i bambini si adattano alla separazione dei genitori dipende per lo più da come i genitori stessi gestiscono questo processo (Emery e Forehand,1994). La capacità dei bambini di adattarsi alla separazione dei genitori dipenderà quindi dal grado di maturazione dei genitori e dalla loro capacità di collaborare nella separazione.
Nelle separazioni diviene importante fornire spiegazioni rispetto a quanto sta accadendo, soprattutto a bambini più piccoli.
In particolare, potrebbe essere utile rassicurarli sul fatto che non sono loro la “causa” della separazione, evitando in questo modo vissuti legati al senso di colpa, non sono loro a dovere fare degli “sforzi” con l’obiettivo di riavvicinare mamma e papà ed infine che, nonostante uno dei due genitori si allontani ad es. dalla casa famigliare, questo continuerà ad essere presente nelle loro vite, mantenendo saldo il legame.
Se tali elementi non vengono tenuti in considerazione, allora potrebbero presentarsi aspetti di sofferenza, come ad esempio accade nelle separazioni conflittuali.
A tal proposito le ricerche hanno proprio dimostrato una stretta correlazione tra conflitto tra i genitori (uniti o separati) e malessere psicologico dei figli (Amato e Rezza, 1994; Camara e Resnick,1988; Elliot e Richards,1992; Emery e Forehand,1994; Jenkins,Smith e Graham,1988; Jenkins e Smith,1990).
In ogni caso va detto che certamente il figlio “subisce” la decisione dei genitori di separarsi, e che la separazione della coppia genitoriale è sempre una fonte di fatica e sofferenza per loro, anche nelle situazioni meno conflittuali.
Il distacco può essere più o meno “traumatico” ma le variabili individuali dei figli (personalità, fase dello sviluppo evolutivo ecc..), insieme al clima emotivo tra i genitori, possono determinare in misura maggiore o minore la dannosità degli effetti su tutti i componenti della famiglia.
Diviene dunque importante, quando due genitori decidono di separarsi, provare a fermarsi per capire con quali modalità meglio affrontare questo momento e come gli stessi figli possono essere coinvolti nella maniera più adeguata nel processo di separazione.
Può essere utile dunque richiedere una consulenza psicologica in forma individuale, di coppia o famigliare, quando anche i figli vengono tenuti all’interno del percorso psicoterapico.
Bibliografia
Emery Robert E., “La verità sui figli e il divorzio – gestire le emozioni per crescere insieme”, Franco Angeli,Milano, 2008.
Berger M., Gravillon I., “I miei genitori si separano – come aiutare i figli quando mamma e papà si separano”, De Vecchi, Milano, 2007
Oliviero Ferraris A., “Dai figli non si divorzia”, Bur, Milano, 2005
Dott. Vincenzo Bruno
Psicologo Psicoterapeuta
Centro di Psicologia e Psicoterapia Polaris
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