La Talassofobia, quando il mare fa paura
Il sole e il mare hanno numerosi benefici per la nostra salute e un effetto calmante sulla nostra mente: trascorrere qualche giorno al mare può contribuire a migliorare il tono dell’umore.
Tuttavia, per chi soffre di talassofobia, il mare può rappresentare una paura insormontabile.
Il termine per definirla deriva dalle parole greche thalassa (mare) e phobos (paura).
La talassofobia è un disturbo d’ansia caratterizzato da un timore intenso, persistente e irrazionale del mare o delle acque profonde. Ma non è solo paura dell’acqua, poiché coinvolge altri aspetti caratteristici del mare: la profondità, l’imprevedibilità e il senso dell’ignoto. Questa fobia può generare disagio e impedire a coloro che ne soffrono di godere appieno del mare e dei suoi benefici.
Nonostante si manifesti con un’ampia variabilità è possibile riscontrare almeno alcuni dei seguenti sintomi fisici: aumento della frequenza cardiaca, sudorazione, bocca secca, difficoltà a respirare, iperventilazione, tremore, sensazione di debolezza, vertigini, nausea, crampi allo stomaco, brividi, formicolio o intorpidimento alle mani.
Il malessere può essere generato dalla visione o anche solo dal pensiero del mare.
Il comportamento che di solito le persone mettono in atto è quello di evitare lo stimolo fobico. Ad esempio evitare di fare il bagno in mare, di andare in spiaggia o di salire sulle imbarcazioni.
Come sapere se si soffre di talassofobia? Un importante campanello d’allarme è la sua durata, per più di 6 mesi, e tale paura deve essere sproporzionata rispetto alla situazione, causando una significativa diminuzione della qualità di vita.
Le cause della talassofobia sono molteplici: può derivare da esperienze traumatiche vissute in passato (situazioni di pericolo collegate all’acqua), oppure può essere stata trasmessa dai modelli genitoriali o da una predisposizione ereditata geneticamente.
Come molte altre fobie, vincere la paura del mare è possibile grazie al supporto della psicoterapia. Il primo passo consiste sicuramente nel riconoscere questa fobia e decidere di intraprendere un percorso terapeutico mirato e adatto alle esigenze della persona.
In particolare, uno degli approcci più efficaci e ampiamente utilizzati per affrontare la paura del mare è la terapia cognitivo- comportamentale e i suoi approcci specifici. Il professionista espone il paziente allo stimolo temuto in modo controllato e graduale, tramite delle tecniche che servono a metterlo in condizione di superare la fobia.
Psicologa Psicoterapeuta
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