Il ruolo della valutazione neuropsicologica nel decadimento cognitivo
La valutazione neuropsicologica consiste nella somministrazione di test che indagano la memoria, attenzione, linguaggio, funzioni prassiche, esecutive e di ragionamento. La finalità dell’esame è individuare e quantificare eventuali deficit cognitivi.
Se fino a qualche anno fa le demenze e il decadimento cognitivo venivano connotati da una visione pessimistica per la quale il paziente ed i familiari avrebbero dovuto rassegnarsi aspettando l’inesorabile declino, negli ultimi anni, grazie al progresso della ricerca scientifica, è diventato sempre più importante parlare di prevenzione e di diagnosi precoce della demenza.
Infatti una sua diagnosi precoce permette:
- un tempestivo intervento sulle cause reversibili delle demenze, come ad esempio insufficienze vitaminiche o abuso di alcolici;
- la presa in carico attraverso terapie per ritardare la progressione della malattia;
- l’inizio di terapie che possono potenziare e stimolare la performance cognitiva e le abilità residue;
- l’attuazione tempestiva, soprattutto da parte della famiglia, di misure necessarie per risolvere i problemi connessi con la progressione di malattia.
La valutazione neuropsicologica precoce permette di distinguere tra modificazioni cognitive compatibili con l’invecchiamento fisiologico e il deterioramento patologico.
Utilizzando dei test tarati e standardizzati su un campione normativo di riferimento, è infatti possibile confrontare la prestazione del paziente con la media delle performance ottenute da persone con la sua stessa età, scolarità e genere. In questo modo, se il risultato ottenuto è:
- maggiore o uguale alla media di riferimento, si possono escludere deficit cognitivi ed eventuali difficoltà vengono imputate ai normali cambiamenti dell’età;
- al di sotto della media, ci si può orientare verso la presenza di un deficit cognitivo patologico.
Test neuropsicologici facilitano inoltre la diagnosi tra le diverse forme di demenza.
Una volta accertata la presenza di un declino cognitivo patologico, una valutazione neuropsicologica completa facilita un’eventuale formulazione di una diagnosi differenziale tra le diverse forme di demenza (malattia di Alzheimer, demenza vascolare, demenza frontotemporale, ecc.).
Non aspettare!
Se inizi ad accorgerti di dimenticanze, ripetitività nei discorsi, difficoltà nel reperire le parole adatte per esprimersi, o, ad esempio, repentini cambiamenti nell’umore o nella personalità, puoi rivolgerti ad uno psicologo esperto in demenze per una valutazione neuropsicologica.
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Dott.ssa Valentina Nicolosi Psicologa
Centro di Psicologia e Psicoterapia Polaris
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