Dipendenza da internet
Che cos’è e quando chiedere aiuto
L’uso di internet è ormai pervasivo all’interno della nostra società e circa il 40% della popolazione mondiale possiede una connessione internet. Le attività che vengono svolte online sono moltissime, comprese le attività ricreative come videogiochi, social networks e ricerca. Internet è costantemente presente nella quotidianità.
La diffusione di internet ha portato grossi benefici ma d’altra parte i clinici hanno osservato negli ultimi anni un incremento di comportamenti e condizioni ascrivibili a forme di dipendenza da internet. È stato quindi introdotto in Psicologia Clinica il concetto di Internet Addiction Disorder (IAD) ossia Disturbo da Dipendenza da Internet.
La dipendenza da internet fa parte delle dipendenze che non riguardano sostanze ma altri oggetti o attività, come dipendenza da gioco d’azzardo, sesso, lavoro, shopping ecc. Queste forme di addiction sono state riconosciute come dipendenze a tutti gli effetti con l’avvento del DSM-5 (Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali edizione quinta). Il Disturbo da Dipendenza da Internet non è ancora formalmente inserito nel DSM-5, essendo una forma nuova, il manuale segnala la necessità di maggiori studi e approfondimenti scientifici.
Il termine “Internet Addiction” fu coniato da Ivan Goldberg nel 1995. I sintomi che Goldberg ha descritto sono i seguenti:
Bisogno di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete e di connettersi sempre più spesso per ottenere soddisfazione
Marcata riduzione dell’interesse per le attività della vita quotidiana che non riguardino l’uso di internet.
Incapacità di interrompere o tenere sotto controllo l’utilizzo di internet
Lo sviluppo di sintomi ansioso-depressivi nel momento in cui l’uso di internet viene sospeso o interrotto.
Si tratta quindi di un abuso di internet che porta a disagio clinicamente significativo della persona e una compromissione della vita quotidiana.
In particolare tipicamente la persona dipendente da internet vive nel mondo virtuale e disinveste dalla realtà con una conseguente compromissione prima di tutto delle relazioni interpersonali.
Gli altri sintomi presenti sono ansia, depressione, scarsa autostima, insicurezza e difficoltà di controllo degli impulsi. Nel momento in cui si osservano questi sintomi è bene chiedere aiuto.
Come tutte le forme di dipendenza non è facile da sconfiggere da soli, proprio perché il meccanismo di abuso tende a peggiorare nel tempo e a irrigidirsi aumentando sempre di più la sofferenza della persona.
La psicoterapia aiuta a comprendere i meccanismi che hanno portato alla dipendenza e offre strategie emotive, cognitive e comportamentali per scardinare piano piano il meccanismo dell’abuso e della dipendenza.
Dott.ssa Giulia Calesella
Psicologa
Centro di Psicologia e Psicoterapia Polaris
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