Prima di mettersi alla ricerca di uno “psicologo bravo” capiamo cosa succede nella stanza dello psicoterapeuta e quali fattori contribuiscono a renderlo un eccellente professionista.
Molte e svariate sono le domande che ad un primo incontro o contatto telefonico mi rivolgono le persone che decidono di iniziare un percorso di psicoterapia: saremo seduti uno di fronte all’altro? Lei parlerà durante gli incontri? Se vengo 5 volte può bastare per il mio problema? Ci dobbiamo incontrare più di una volta alla settimana?
Molti si chiedono cosa succede nella stanza dello psicologo e il lavoro dello psicoterapeuta viene spesso associato a degli stereotipi o cliché visti in qualche film. Proviamo allora a fare un pò di chiarezza.
Vari sono gli approcci e le metodologie di lavoro utilizzate dai diversi professionisti anche se l’obiettivo finale per tutti è quello di promuovere il cambiamento in senso positivo, in modo tale da alleviare la sofferenza e utilizzare a pieno le risorse di ognuno.
Per quanto riguarda quello che succede dentro alla stanza dello psicologo personalmente prediligo l’utilizzo di due poltroncine, non amo sedermi alla scrivania perché credo sia importante sentirsi comodi, visto che chi arriva da me si trova a raccontare questioni personali scomode e difficili. Ritengo utile poter stare uno di fronte all’altro, non troppo vicini ma abbastanza per potersi vedere bene e mantenere il contatto senza risultare invasivi.
I colloqui psicologici sono almeno inizialmente settimanali e hanno la durata di circa un’ora, difficilmente è definibile a priori quanto può durare un percorso di psicoterapia ma strada facendo si può monitorare il percorso e valutare se continuare o chiudere il proprio percorso personale perché si sente di aver raggiunto il benessere ricercato. Ovviamente si può anche decidere di interrompere se riteniamo che il percorso intrapreso non sia per noi soddisfacente.
Detto ciò sorge una questione importante: “ma come trovo uno psicologo/a bravo/a?”
Iniziamo dalle caratteristiche che dovrebbe avere un “bravo” psicoterapeuta riportando alcune riflessioni che si trovano nel libro di J. Kottler e J. Carlson “Essere un eccellente psicoterapeuta: Scienza e buone prassi”, Elsevier Italia (2016). Alcuni dei fattori che rendono uno psicoterapeuta un eccellente professionista sono:
- capacità di ascolto, sincera aspirazione a capire le persone e il loro mondo in modo curioso e non giudicante
- buone capacità cliniche nel creare e mantenere la relazione terapeutica
- mostrarsi disponibile e flessibile a modificare il proprio approccio di lavoro in base alle esigenze della persona
- tollerare la complessità e ambiguità di alcuni clienti
- manifesta il desiderio di migliorarsi e formarsi costantemente
- riflette sui propri errori, difficoltà e fallimenti
- ha l’intenzione di mettere in pratica ciò che si chiede di fare ai pazienti, con sforzo e costanza
Ma la cosa, a mio parere, più importante che ci può dire se abbiamo incontrato un eccellente professionista è la profonda passione per il proprio lavoro e per le persone che gli chiedono aiuto.
Per la ricerca del professionista ad oggi internet ci permette di vedere in poco tempo tanti profili di psicologi. Da una parte questo ci dà l’opportunità di poter scegliere tra più possibilità ma dall’altra può generare confusione e indecisione. Personalmente per la scelta di un professionista farei affidamento alla rete di contatti, proverei a chiedere a chi ha fatto esperienza oppure ad altre figure medico-sanitarie come il neurologo, lo psichiatra, il medico di base o anche un nutrizionista. Certo, non tutti sono dell’idea di condividere con altri la decisione di iniziare un percorso psicologico e allora internet diventa un prezioso canale.
A questo punto assicuratevi che lo psicologo e/o psicoterapeuta abbia una formazione adeguata, sia iscritto all’Ordine degli Psicologi della sua regione e capite dal suo profilo se ha le competenze per seguire il vostro problema. Gli psicologi non si possono occupare di tutto, quindi cerchiamo nella sua formazione in cosa si è specializzato.
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