Con il termine “cambiamento” si intende, letteralmente : “mutamento, trasformazione, variazione”.
Ognuno nella propria vita è stato messo di fronte a un cambiamento o ha desiderato così tanto che qualcosa cambiasse da esserne stato fautore. E’ grazie al cambiamento che si cresce e la vita avanza, che lo si voglia o meno, la vita ciclicamente è sottoposta a cambiamenti che riguardano ogni sfera.
Quando ci si trova ad affrontare nuovi inizi, ci si porta sulle spalle uno zainetto immaginario colmo di esperienze passate che condizionano. Poche persone sono tranquille nell’iniziare “qualcosa” come se fosse un foglio bianco tutto da scrivere. Ogni situazione in cui si volta pagina e si prosegue, è solo un’illusione pensare di poterlo fare cancellando il passato. Dopotutto, si guarda il mondo attraverso la lente della propria esperienza. Siamo, in parte, il prodotto di quello che è il passato, di ciò che si è vissuto e di come si sono gestite le varie esperienze.
Perché cambiare spaventa?
Cambiare vuol dire guidare senza navigatore e allontanarsi dal tragitto conosciuto di tutti i giorni. Ma qualcosa frena e dice: “Sei sicuro? E se fosse peggio? E se non ce la facessi?“.
Si temono i cambiamenti perché non si possono prevedere le conseguenze e obbligano ad uscire dalla “Comfort Zone”. Una situazione nota, per quanto magari non faccia stare bene al 100%, a volte sembra comunque preferibile a un “salto nel buio”.
Tutta colpa della “Zona di Comfort”
Avere paura del cambiamento è normale, tanto che esiste anche un detto che recita: “Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa cosa lascia ma non cosa trova”.
Le persone preferiscano restare nella propria zona di comfort, anche con tutti i suoi lati negativi, piuttosto che affrontare la paura e l’incertezza. La famosa “zona di comfort”, quella dimensione che conosciamo e da cui sappiamo cosa aspettarci. Non sempre però il senso di sicurezza e agio mentale sono sinonimi di benessere e felicità.
Restare in una situazione di disagio per paura, può essere più rischioso che affrontare un cambiamento. Rimanere dove non si sta’ più bene, si rischia di rimanere paralizzati, incastrati in un contesto che non solo non fa crescere, ma fa appassire giorno dopo giorno.
Il cambiamento richiede uno sforzo emotivo e la nostra mente è una macchina predittiva. Di fronte a qualcosa di sconosciuto tende a prevedere il peggio, in modo da prepararci ad affrontare ogni eventualità. Purtroppo questo perfetto meccanismo evolutivo può alimentare la paura nel cambiamento.
Attuare un processo di cambiamento richiede di uscire dalla propria zona di comfort, partire per nuove rotte e esplorare mari che non si conoscono.
Dott.ssa Laura Lovato
Psicologa Psicoterapeuta
Centro di Psicologia e Psicoterapia Polaris
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