Il lavoro come fonte di stress e gli effetti sulla propria vita personale
Il luogo di lavoro è il posto dove le persone trascorrono gran parte delle loro giornate. In esso ci sperimentiamo non solo dal punto di vista del ruolo professionale che siamo chiamati a ricoprire, ma anche personalmente.
Al lavoro infatti si attivano dinamiche relazionali, di gruppo, aspettative e, qualche volta, anche esperienze spiacevoli che non ci consentono di vivere l’ambiente lavorativo come un contesto gradevole.
Nella pratica clinica, spesso le persone riportano le difficoltà che incontrano durante lo svolgimento della loro attività lavorativa, perché è in questa che vengono messi in discussione i propri riferimenti, i significati delle proprie azioni, le intenzioni. Molte volte il meccanismo che si attiva è quello di ricercare la “causa” di quello che accade e del conseguente “stare male” soltanto al di fuori di sè (colleghi, datori, caratteristiche del lavoro), prestando poca attenzione a quelle che sono le caratteristiche più personali che possono influire più o meno favorevolmente su quello che si vive. Si attivano quindi vissuti di rabbia, di inadeguatezza, cambiamenti nell’umore, conflitti.
Proviamo ad immaginare al momento in cui attraversiamo la porta del nostro ufficio o della nostra postazione di lavoro e iniziamo ad interagire con i colleghi. Aldilà del compito specifico da svolgere, quello che facciamo non è molto diverso da quello che accade in altri contesti: le nostre interazioni sono guidate da tutto ciò che fa parte di noi, le nostre idee, i pensieri, gli atteggiamenti, i nostri modi di fare. Si aggiunge il fatto che spesso sul luogo di lavoro siamo costretti a relazioni forzate, non abbiamo la piena possibilità di scegliere con quali persone entrare in contatto maggiormente; sperimentiamo quindi che ciò che siamo, o sentiamo di essere, non si adatta facilmente all’ambiente con cui veniamo in contatto. Si può avvertire dunque disagio e malessere, poiché percepiamo noi stessi come non adeguati, non compresi, insoddisfatti, non ascoltati, scarsamente motivati.
È anche vero che la cultura organizzativa e le caratteristiche proprie del lavoro (carico di lavoro, turnazione, tempi e spazi) possono avere un forte impatto sulla salute dei lavoratori, ma quello su cui porre attenzione per superare un momento di difficoltà è concedere più importanza alle interpretazioni personali e ai vissuti soggettivi. Comprendere cosa la persona può fare, attivando prima di tutto le proprie risorse, sulla base delle specifiche caratteristiche personali, è il primo passo per procedere verso un reale cambiamento.
Che benefici può portare un percorso di psicoterapia?
Un percorso di psicoterapia in questo senso può essere utile se si pone l’obiettivo di ricostruire le esperienze attraverso una riflessione sui propri modi di entrare in contatto con gli altri e con sé stessi; l’obiettivo sarà quello di trovare, attraverso il supporto del terapeuta, la modalità più funzionale di vivere al meglio quello che accade proprio nello svolgimento di un’attività in un contesto specifico.
L’espressione del disagio correlato all’attività lavorativa può assumere varie forme: disturbi dell’umore, disturbi d’ansia (spesso crisi di panico), scarsa motivazione, faticabilità, sintomi fisici.
Diviene importante, quindi, dare ascolto a tali manifestazioni, ponendo come priorità la comprensione stessa del “sintomo”, la sua funzione e quali possono essere le condizioni che possono favorirne la comparsa. Nel corso degli incontri di psicoterapia la persona ha la possibilità di riflettere su quello che accade, partendo proprio dalle esperienze concrete che la coinvolgono. L’intento è quello di guardare oltre l’etichetta diagnostica che si può attribuire a ciascuna manifestazione del malessere (ansia, depressione ecc..), imparando a riconoscerla e gestirla, partendo da come questa viene vissuta soggettivamente.
Soltanto in questo modo la persona avrà accesso a parti di sé non ancora pienamente conosciute che potrebbero rappresentare la via più adeguata per il superamento del momento di disagio legato allo svolgimento della propria attività lavorativa.
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