Quali fasi si attraversano e quando chiedere un aiuto psicologico
La perdita di una persona cara è un avvenimento presente nella vita di tutti.
Tuttavia il lutto, specie se riguarda persone per noi particolarmente significative, può costituire un fattore di scompenso per la salute psicologica. Affrontare ed elaborare la “perdita” è quindi fondamentale.
L’elaborazione del lutto
Per elaborare il lutto occorre attraversare quattro fasi, che hanno durata diversa da persona a persona:
- Il primo stadio, la fase del torpore o stordimento, inizia quando si viene a conoscenza della “perdita”. Generalmente dura da qualche ora ad una settimana e si caratterizza per un’iniziale reazione di shock in cui si rifiuta o si nega la notizia.
- La fase di ricerca e struggimento di solito dura da qualche mese a qualche anno e avviene quando si prende coscienza della perdita. Possono comparire disperazione, ansia, rabbia o senso di colpa. Talvolta capita inoltre di conservare la speranza di ricongiungersi col defunto o di adottare “comportamenti di ricerca” (es. recarsi nei luoghi precedentemente frequentati dal proprio caro).
- La terza fase, disorganizzazione e disperazione, è la più lunga e difficile del “percorso” di elaborazione. Ormai consapevoli dell’irreversibilità della “perdita”, si può provare disperazione, apatia, ritiro sociale, difficoltà a concentrarsi, mangiare o dormire regolarmente.
- Infine la fase di riorganizzazione inizia quando si ricomincia ad investire nuovamente in diverse attività e relazioni. Termina la speranza che il proprio caro ritorni e ricompare la progettualità futura.
È importante sottolineare che questa fase di progressivo distanziamento dal defunto non comporta la rimozione di qualsiasi legame con esso ma un riesame dello stesso in una nuova ottica.
Effetti della mancata elaborazione del lutto
Può capitare che il processo di elaborazione del lutto si differenzi da quello sopracitato in termini di decorso e/o intensità emotiva, portando al lutto complicato, che comprende il lutto cronico o il lutto assente.
Il lutto cronico è caratterizzato da pervasiva ansia e tristezza e prolungata difficoltà ad investire in relazioni ed attività quotidiane. Analogamente, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) parla di Disturbo da lutto complesso e persistente, caratterizzato da:
- panico e depressione;
- persistente rimuginio sul defunto o eccessivo evitamento dei ricordi associati;
- angoscia reattiva alla morte;
- senso di distacco dagli altri o desiderio di morire per ricongiungersi al defunto.
Il lutto assente si contraddistingue da distacco emotivo. In questi casi, sembra che si affronti il lutto “in modo splendido” mostrandosi disinteressati, felici, indaffarati, autosufficienti, insensibili al pianto (considerato come una debolezza) o occupandosi in modo eccessivo di altre persone.
Il rischio qui è legato ad una possibile riattivazione dei pensieri e delle emozioni represse in un secondo momento, in maniera “esplosiva”, ad esempio con eccessiva tensione e irritabilità, con stati di dissociazione o con la cosiddetta depressione silenziosa o mascherata, per cui il disagio non è percepito sul piano emotivo ma viene espresso con sintomi cognitivi (es. difficoltà attentive), somatici (es. problemi digestivi o del sonno, dolore cronico), o comportamentali (es. abuso di sostanze e atti autolesionistici).
Quando chiedere aiuto per elaborare un lutto
Il processo di elaborazione del lutto è spesso doloroso ma generalmente tende a risolversi spontaneamente nel giro di qualche mese. Per facilitare il processo è necessario esprimere pienamente tutte le emozioni associate, siano esse rabbia o dolore.
Qualora ci si senta bloccati in questo processo o qualora la depressione persista da troppo tempo, è fondamentale rivolgersi ad uno psicologo o a uno psicoterapeuta per richiedere un supporto psicologico e risolvere il dolore presente nelle varie fasi.
Presso il Centro Polaris a Bussolengo, potrai trovare professionisti che si occupano di elaborazione del lutto e depressione.
In questi casi, un percorso psicologico consente di sbloccare i meccanismi che mantengono la sofferenza per integrare tale evento drammatico all’interno della propria esistenza in modo più funzionale.
Dott.ssa Valentina Nicolosi Psicologo
Centro di Psicologia e Psicoterapia Polaris
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