Qual’è la differenza tra Psicoterapeuta e Psicologo e tra Psicoterapeuta e Psichiatra?
La differenza principale tra queste figure professionali
Lo psicologo è laureato in Psicologia ed ha superato l’esame di stato per l’abilitazione professionale e l’iscrizione all’Albo degli Psicologi. Lo psicoterapeuta ha frequentato, dopo questa prima parte di formazione, una scuola quadriennale di specializzazione in Psicoterapia e quindi ha raggiunto l’abitazione come Psicoterapeuta.
Nella pratica clinica lo Psicoterapeuta ha quindi maggiori competenze rispetto allo psicologo nella cura di problematiche psicopatologiche per il singolo, la coppia e la famiglia; utilizza tecniche psicoterapeutiche che apprende nel lungo percorso di formazione.
Lo Psichiatra ha una laurea in Medicina e Chirurgia e una specializzazione in Psichiatria e può essere considerato dal punto di vista legale anche Psicoterapeuta.
La differenza principale tra le due figure professionali è il focus dell’intervento: lo psichiatra ha una visione medica del disturbo mentale, mentre lo Psicoterapeuta si concentra maggiormente sugli aspetti emotivi, cognitivi e relazionali del disturbo stesso. Di conseguenza lo Psichiatra richiede e valuta esami medici ed ha la possibilità di prescrivere farmaci. Lo Psicoterapeuta invece ha come strumenti di lavoro il colloquio clinico, i test psicologici e le varie tecniche utilizzate in psicoterapia.
Abitudini e Consigli per Prevenire il Declino Cognitivo
La demenza è una condizione che provoca un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, come memoria, linguaggio, attenzione e capacità di ragionamento, compromettendo l’autonomia della persona nella vita quotidiana. Non è una malattia specifica, ma un insieme di sintomi causati da diverse patologie, tra cui l’Alzheimer.
Uno degli aspetti più interessanti della medicina preventiva è la possibilità di adottare stili di vita che aiutano a prevenire diverse patologie, inclusa la demenza. Sebbene la genetica giochi un ruolo, ciò che apprendiamo e mettiamo in pratica nel corso della vita ha un impatto ancora maggiore sulla nostra salute. Se riconosciuti in tempo e gestiti con cura, alcuni fattori di rischio possono essere modificati, contribuendo a ridurre in modo significativo l’incidenza della demenza. Studi epidemiologici indicano che il rischio complessivo potrebbe diminuire fino al 50%, aumentando così il numero di anni vissuti in buona salute (Lancet Commission, 2024).
Un lieve declino delle funzioni mnemoniche, noto come Mild Cognitive Impairment (MCI), rappresenta una fase di transizione tra la normale funzionalità cognitiva e lo sviluppo della demenza. Questo passaggio avviene spesso in modo graduale e silenzioso, rendendo fondamentale la prevenzione e l’adozione di strategie mirate fin dalla fase iniziale.
Quali sono quindi alcune strategie per la prevenzione della demenza?
Favorire un’istruzione scolastica di buon livello fin dall’infanzia
Identificare e correggere tempestivamente i problemi di udito
Proteggere il cervello da traumi, ad esempio utilizzando il casco nelle attività sportive
Seguire un’alimentazione equilibrata che aiuti a controllare i livelli di colesterolo LDL
Monitorare e trattare la depressione
Mantenere una costante attività fisica
Smettere di fumare
Controllare il peso corporeo e mantenere un’alimentazione consapevole
Gestire la pressione arteriosa
Monitorare e trattare il diabete
Contrastare l’isolamento sociale, favorendo le relazioni interpersonali
Effettuare controlli periodici della vista e intervenire in caso di necessità
Numerosi studi nell’ambito della Restorative Neurology (Neurologia della Ristrutturazione) dimostrano che stimoli esterni mirati possono favorire la riorganizzazione delle connessioni tra le cellule nervose, contribuendo a mantenere attive le funzioni cognitive. Individuare precocemente le persone a rischio, intervenire con terapie adeguate e promuovere attività di Stimolazione cognitiva sono passi fondamentali per preservare la salute mentale e migliorare la qualità della vita nel tempo.
Salute mentale e Psicopatologia: quali sono i principali disturbi mentali e come riconoscerli?
Ottobre: mese della salute Mentale
Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la salute mentale corrisponde a uno stato di benessere generale dell’individuo che non si limita né al semplice benessere psicologico, né alla mera assenza di patologia. La salute mentale corrisponde a un equilibrio psicofisico ottimale che consente di utilizzare al meglio le risorse fisiche, emotive, cognitive e sociali dell’individuo.
Il tema della salute mentale sta diventando sempre più trattato a livello istituzionale in quanto i dati indicano che le problematiche di salute mentale hanno un costo sociale ed economico rilevante. Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute nella regione europea del WHO (World Health Organization) i disturbi mentali sono la principale causa di disabilità e la terza causa principale del carico complessivo di malattia, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori.
Le diverse forme di psicopatologia attualmente riconosciute sono elencate e descritte all’interno di specifici manuali, come il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) e l’International Classification of Diseases (ICD) che costituiscono i principali riferimenti per la formulazione di diangosi. Questi strumenti si basano su una raccolta ampia e approfondita della letteratura clinico-scientifica recente.
I disturbi mentali vengono classificati in svariate categorie, il DSM 5 identifica circa 19 categorie, di queste si elencano le principali:
Disturbi Psicotici-Schizofrenia
Disturbi Bipolari
Disturbi Depressivi
Disturbi d’Ansia
Disturbo Ossessivo-compulsivo
Disturbi dell’Alimentazione
Disturbi di Personalità
Disturbi correlati ad eventi traumatici
Disfunzioni sessuali
Disforia di genere
Dipendenze
Come distinguere però un vero e proprio disturbo mentale da una situazione di normalità?
Come distinguere un disturbo depressivo da una fase di umore depresso dovuta per esempio a un lutto? O ancora: l’ansia costituisce una reazione normale di fronte a problemi da risolvere, ma ammettiamo che questi problemi siano molti e non facilmente risolvibili, è possibile che gli stati d’ansia diventino sempre più intensi e prolungati: quando si sviluppa la patologia e quando ancora l’ansia è “normale”?
La distinzione tra “normalità” e patologia non è affatto netta. Salute mentale e malattia si pongono su una scala continua sulla quale la linea di demarcazione viene posta da alcuni criteri, che sono principalmente:
la quantità e la gravità dei sintomi.
la durata nel tempo.
Il disagio significativo della persona o la compromissione del suo funzionamento nella vita quotidiana.
Può accadere quindi che una persona manifesti sintomi d’ansia, umore depresso, tratti ossessivi-compulsivi senza che vi sia un vero e proprio disturbo mentale. Basta infatti che uno dei tre criteri principali non sia soddisfatto (ad esempio la durata temporale dei sintomi) e non si ha una patologia; tuttavia questo non significa che la persona sia in uno stato di salute.
Il concetto di salute mentale introdotto dall’OMS sottolinea l’importanza di prendersi cura non solo di quadri patologici ma anche di situazioni di malessere più sfumate che non rientrano in veri e propri disturbi mentali, ma rendono quotidianità della persona difficoltosa o insoddisfacente, con ricadute sui livelli di stress e sulla produttività.
Esperienze di vita negative o cambiamenti radicali (anche postivi) possono impattare sull’equilibrio psicofisico e quindi sulla salute mentale dell’individuo, anche senza che si sviluppi un disturbo.
L’intervento psicologico tramite percorsi di supporto o psicoterapia si sono dimostrati utili ed efficaci sia in presenza di psicopatologia sia in situazioni di malessere psicologico.
Se pensi di avere sintomi di problemi di salute mentale, puoi rivolgerti ad un professionista del settore che ha le competenze e strumenti per il singolo, la coppia e la famiglia; utilizza tecniche psicoterapeutiche che apprende nel lungo percorso di formazione.
E’ possibile contattare il Centro Polaris di Bussolengo al numero 338 764 6069 o mandare un whatsapp, dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 15:00, oppure segnalare la propria richiesta inviando una email a info@centropolaris.it o scrivendo un messaggio nella sezione contatti presente sul sito. Una volta inviata la tua richiesta:
Primo contatto telefonico gratuito
Proposta di invio al terapeuta più indicato per la problematica segnalata
Chiamata del terapeuta entro tre giorni per fissare un primo colloquio psicologico
I percorsi di accesso ai servizi di salute mentale
Ottobre: Il mese della Salute Mentale
Sebbene la parità di accesso alle cure per la salute mentale sia ampiamente riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come un diritto della persona,
si possono presentare molteplici problematiche. Il fatto che esistano i servizi per la salute mentale non significa che tutti ne abbiano effettivamente accesso. Spesso le persone affette da disturbi mentali non sono totalmente consapevoli delle difficoltà presentate.
Le persone che hanno maggiori probabilità di intraprendere una terapia sono quelle che possono accedere alle cure privatamente. Un altro fattore che potrebbe limitare la ricerca di assistenza è lo stigma nei confronti della malattia mentale. Inoltre in Italia i servizi di salute mentale sono principalmente concentrati sulla presa in carico di Disturbi Mentali Gravi, a causa delle limitate risorse disponibili.
Come accedere alla rete dei Servizi per la Salute Mentale
In base alla situazione clinica della persona possono essere attivati diversi Servizi che operano sul territorio oppure all’interno dell’ospedale.
Le Strutture del Dipartimento di Salute Mentale, offrono una gamma di trattamenti orientati alle diverse tipologie di utenza e alle varie forme di disagio psichico, proponendo interventi personalizzati attraverso progetti terapeutici riabilitativi individuali.
FASE DI “NON ACUZIA”: attivazione dei Servizi territoriali Il Servizio di riferimento è il Centro di Salute Mentale (CSM). È un presidio, presente in tutti i Distretti di ogni AUSSL: svolge attività psichiatrica di diagnosi, cura e riabilitazione ambulatoriale e domiciliare.
Al CSM fa capo un’equipe multi professionale che predispone un piano diagnostico-terapeutico per ogni paziente. Oltre al paziente viene offerto anche al nucleo familiare un servizio specifico di informazione, prestazioni previdenziali e assistenziali e di sostegno.
La presa in carico dell’utente prevede visite e controlli ambulatoriali presso lo stesso CSM, oppure l’invio del paziente ad un Centro Diurno o in una struttura residenziale. Le strutture residenziali si differenziano in diverse tipologie diverse a seconda della situazione clinica, del tipo di presa in carico del paziente e delle finalità.
FASE DI “ACUZIA”: ricovero in ospedale Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) è un servizio ospedaliero dove vengono attuati trattamenti psichiatrici volontari ed obbligatori in condizioni di ricovero. E’ ubicato all’interno delle strutture ospedaliere ed è parte integrante del Dipartimento di Salute Mentale.
A fronte delle difficoltà di presa in carico da parte dei servizi offerti dal SSN, sono in un aumento le richieste a professionisti privati. Spesso il programma terapeutico è congiunto tra privato/pubblico, consentendo un lavoro di rete multidisciplinare su più livelli.
Rivolgendosi ad uno specialista privato, si ha la possibilità di scelta, consentendo di individuare la persona che meglio si adatta alle proprie esigenze; i tempi di attesa per iniziare un percorso terapeutico sono ridotti rispetto i servizi pubblici; inoltre una terapia da un professionista privato garantisce una maggiore riservatezza e privacy.
Se pensi di avere sintomi di problemi di salute mentale, puoi rivolgerti ad un professionista del settore che ha le competenze e strumenti per il singolo, la coppia e la famiglia; utilizza tecniche psicoterapeutiche che apprende nel lungo percorso di formazione.
E’ possibile contattare il Centro Polaris di Bussolengo al numero 338 764 6069 o mandare un whatsapp, dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 15:00, oppure segnalare la propria richiesta inviando una email a info@centropolaris.it o scrivendo un messaggio nella sezione contatti presente sul sito. Una volta inviata la tua richiesta:
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Quanto è importante prendersi cura della propria Salute Mentale?
Ottobre: mese della salute Mentale
Quando si parla di “salute”, si pensa automaticamente al concetto di malattia. Ancora oggi, la relazione tra “salute” e “salute mentale” non è così ovvia. Nonostante i termini siano spesso usati in modo intercambiabile, una cattiva salute mentale e le malattie mentali non sono la stessa cosa.
Una persona a cui è stata diagnosticata una malattia mentale può sperimentare periodi di benessere fisico, mentale e sociale e, allo stesso modo, una persona può sperimentare una cattiva salute mentale ma non avere una diagnosi di malattia mentale. La maggior parte delle persone si prende cura della salute fisica e, se non si sente bene, va dal medico per trovare una soluzione. Ci si preoccupa che nel corpo tutto funzioni e ci si dimentica che anche la mente ha bisogno di stare bene.
Stigma in Salute Mentale
I pregiudizi che ruotano intorno alle problematiche di salute mentale sono ancora radicati nell’immaginario collettivo. Può capitare ancora che qualcuno pensi che dallo Psicoterapeuta “ci vanno i matti”, piuttosto che “può bastare sfogarsi con un amico quando qualcosa non va”, o anche “se si va in terapia è meglio tenerlo segreto per non essere giudicati”. La sofferenza mentale è da sempre, e talvolta ancora oggi, accompagnata dalla paura, dalla vergogna, dal pregiudizio, dallo stigma dell’incurabilità, portando le persone che vivono disagi psichici a resistere e a ritardare l’accesso alle cure.
Tutti noi, sperimentiamo stati di preoccupazione, paura, ansia, irritazione, rabbia e tuttavia, gli stati d’animo diventano importanti quando risulta difficile gestirli e quando le proprie risorse personali sono insufficienti. Spesso la convinzione di riuscire a farcela da soli, può condurre ad una cronicizzazione di questi sintomi e ad un aggravarsi nel tempo. I sintomi ‘ignorati’ a distanza di tempo, diventano invalidanti nella vita quotidiana e ingestibili, segnalando la presenza di una sofferenza più profonda. Diventa necessario oltrepassare le barriere del pregiudizio, l’ostacolo della paura e trovare la forza e il coraggio di cercare supporto per chiedere aiuto.
I campanelli d’allarme a cui prestare attenzione
Non sempre è facile riconoscere quando si sta vivendo uno stato di sofferenza psicologica ed emotiva. Diventa fondamentale saper individuare i segnali di disagio che, col tempo, risultano essere dei campanelli d’allarme, ai quali bisogna prestare attenzione per evitare di incorrere nella cronicizzazione del malessere, nella consapevolezza che se presi tempestivamente risulterebbero gestibili. Alcuni comportamenti, possono segnalare dei campanelli d’allarme che suggeriscono la presenza di un problema relativo alla propria salute mentale:
senso di irritabilità;
esplosioni di rabbia;
isolamento sociale (evitare attività sociali, evitare amici e familiari);
apatia e disinteresse;
sperimentare confusione, senso di colpa e preoccupazione inspiegabile;
paura eccessiva;
consumare alcol, tabacco o altre sostanze più del solito;
nervosismo esagerato;
pensare all’autolesionismo o causare danni agli altri;- notevole riduzione dei livelli di energia;
sensazione di sconnettersi da se stessi e dal contesto intorno;
difficoltà nella concentrazione e problemi di memoria;
cambiamenti drastici nel comportamento;
manifestare forti sbalzi dell’umore;
cambiamento nelle abitudini alimentari (un appetito eccessivo o perdita di interesse per il cibo);
difficoltà ad alzarsi dal letto al mattino e sensazione di stanchezza perenne;
sensazioni persistenti di angoscia;
alterazione del sonno;
difficoltà nel gestire la routine quotidiana;
scarsa cura di sé e mancanza di igiene personale.
Questi sono da considerare in un sistema più ampio, cercando di vedere se compaiano contemporaneamente, se sono persistenti nel tempo, se sono ingestibili e se arrivano a limitare le attività della vita quotidiana . Per formulare una diagnosi di disturbo mentale è necessario richiedere una visita specialistica.
È possibile ritrovare la salute mentale con la psicoterapia?
La Psicoterapia è una strada percorribile per affrontare e gestire una vasta gamma di disturbi mentali. Accompagna la persona a comprendere le proprie difficoltà e a prendersi cura di sé per favorire il proprio benessere, la propria salute e contribuire ad una maggiore qualità di vita.
Se pensi di avere sintomi di problemi di salute mentale, puoi rivolgerti ad un professionista del settore che ha le competenze e strumenti per il singolo, la coppia e la famiglia; utilizza tecniche psicoterapeutiche che apprende nel lungo percorso di formazione.
E’ possibile contattare il Centro Polaris di Bussolengo al numero 338 764 6069 o mandare un whatsapp, dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 15:00, oppure segnalare la propria richiesta inviando una email a info@centropolaris.it o scrivendo un messaggio nella sezione contatti presente sul sito. Una volta inviata la tua richiesta:
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute mentale come “uno stato di benessere in cui ogni individuo realizza il proprio potenziale, è in grado di far fronte agli eventi stressanti della vita, è in grado di lavorare in modo produttivo e fruttuoso ed è in grado di fornire un contributo alla comunità” .
Come si può notare quindi la salute non è considerata solo come assenza di malattia, ma come capacità di sviluppare il proprio potenziale con ricadute positive sul contesto sociale nel quale il soggetto è inserito.
Viene suggerito quindi l’utilizzo di un approccio multidisciplinare poiché la salute mentale non riguarda soltanto l’ambito clinico o medico. Essa può essere influenzata da vari fattori socioeconomici e politici sui quali bisogna fare attenzione per attuare strategie di prevenzione, promozione della salute, diagnosi e trattamento.
Il manuale internazionale diagnostico e statistico dei disturbi mentali dell’American Psychiatric Association DSM- 5 definisce un disturbo mentale un quadro caratterizzato da difficoltà cognitive, nella regolazione delle emozioni o nel comportamento a cui è associato una significativa sofferenza e inabilità in ambito sociale, lavorativo e in altri importanti settori della vita dell’individuo.
I determinanti della salute mentale e dei disturbi mentali includono non solo caratteristiche personali come la capacità di gestire i propri pensieri, le emozioni, i comportamenti e le relazioni con gli altri, ma anche fattori sociali, culturali, economici, politici e ambientali, tra cui le politiche adottate a livello nazionale, la protezione sociale, lo standard di vita, le condizioni lavorative e il supporto sociale offerto dalla comunità. L’esposizione alle avversità sin dalla tenera età rappresenta un fattore di rischio per disturbi mentali ormai riconosciuto e che si può prevenire.
I disturbi mentali influiscono anche sualtre malattie quali il cancro, le malattie cardiovascolari ecc.. e sono a loro volta influenzati da queste. Numerosi fattori di rischio come un basso livello socioeconomico, la dipendenza da uso di sostanze e lo stress si riscontrano comunemente sia nei disturbi mentali che in altre malattie.
La scarsa attenzione alla salute mentale e quindi la comparsa di sintomi psicopatologici può far scivolare le persone e le loro famiglie in condizioni di marginalità e povertà, aumentandone in questo modo anche i costi economici e sociali di una comunità.
Nel 2023 la Commissione Europea ha adottato la comunicazione “Un approccio globale alla salute mentale” per supportare gli stati membri nell’adozione di politiche orientate allo sviluppo della salute seguendo tre importanti principi guida:
la disponibilità di una prevenzione adeguata ed efficace
l’accesso alle cure e all’assistenza di qualità e a costi sostenibili
il reinserimento nella società in seguito alla fase di ripresa
A partire dal 1992 è stata istituita dall’OMS la giornata mondiale della salute mentale nel mese di Ottobre, al fine di sensibilizzare le persone e accrescere le competenze e le conoscenze sul tema.
La psicoterapia si inserisce negli interventi specialistici, attivata per rispondere ai bisogni di salute mentale delle persone in contesti individuali, di coppia, di famiglia o di gruppo, a seconda delle esigenze e del tipo di disagio.
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